Urtica dioica (L.)

Urtica dioica (L.)

Nome volgare Ortica comune

TassonomiaEukaryota; Plantae; Magnoliophyta; Eudicotiledoni; Rosidi; Rosales; Urticaceae; Urtica; U. diocica.

Specie erbacea perenne della famiglia delle Urticaceae, ampiamente diffusa in tutta la penisola Italiana, predilige terreni freschi e ricchi di azoto, di norma si consocia con la Parietaria officinalis (Erba vento o Erba vetriola), la Malva, Senape selvatica ed altre piante erbacee.

La pianta è caratterizzata da: fusti eretti quadrangolari e scanalati all’apice, alti da 50 a 200 cm circa, coperti di peli urticanti (tricomi) che alla rottura secernono un liquido che causa bruciore e prurito; foglie decidue di forma lanceolate, margine seghettato, colore verde scuro nella pagina superiore, verde chiaro nella pagina inferiore, coperti di peli urticanti (tricomi); fiori maschili e femminili portati da piante diverse (dioica); infiorescenza a spiga ramosa con spighe femminili pendenti coperti di fiori bianchi e spighe maschili eretti coperti di fiori rosso scarlatto.

La pianta si propaga per seme (gamica) e per mezzo di rizomi (agamica) i quali, man mano che si sviluppano, danno origine alle piantine.

A scopo difensivo la pianta è portatrice di sostanze urticanti (serotonina, istamine, acido acetico, acido formico, acetilcoline, ecc.) che a contatto della pelle causano dei piccoli eritemi associati a prurito e intorpidimento della durata da pochi minuti a qualche ora.

L’ortica trova utilizzo in cucina in diverse pietanze.

Note bibliografiche:

Foto di Carmelo Di Vincenzo; Acta Plantarum; Adriano Fiore (Nuova Flora Analitica d’Italia); S. Pignatti (Flora d’Italia); Thomas Schauer e Claus Caspari (Guida all’identificazione delle piante); Oleg Polunin (Guida ai fiori d’Europa).