Schizophyllum commune Fr. 1815

Schizophyllum commune Fr. 1815

Schizophyllum commune Fr. 1815

Sistematica: Dominio: Eukaryota; Regno: Fungi; Divisione: Basidiomycota; Classe: Agaricomycetes; Ordine: Agaricales; Famiglia: Schizophyllaceae; Genere: Schizophyllum.

Specie rinvenuta il 27 marzo 2025 nella località Camaro del comune di Messina. Stazione sita a 560 m. slm, esposta a Est, ubicazione geografica 38°12’6″N 15°29’48″E, substrato di crescita ceppaia di Acacia melanoxylon, agente della carie bianca.

Descrizione

Basidiomi rinvenuti tipo flabelliformi di grandi dimensioni (lunghezza del pileo 55 mm), subsessili, superficie pileica tomentosa, nel caso in esame intrisa di acqua e colonizzata da alghe che le conferiscono tonalità verdastri, margine lobato con andamento ondulato; imenoforo a lamelle con disposizione radiale, spaziate, forcate in prossimità del margine, colore carnicino, filo lamellare doppio per tutta la lunghezza, intero, concolore; stipite rudimentale, laterale; contesto fibrilloso, ocraceo, odore e sapore non percepiti; impronta sporale bianca; spore tipo allantoide, ialine, lisce, inamiloidi, leggermente ricurve in prossimità dell’apicolo, da cilindracee a bacilliformi (Q = 2,1-3,2), misure rilevate 3,7-4,8 x 1,4-2 µm; basidi non osservati; cheilocistidi da subcilindrici a capitulati, misure medie rilevate 32,4 x 3,2 µm; pleurocistidi non osservati; Giunti a fibbia osservati nelle ife dell’imenio e alla base dei cheilocistidi, non osservati nelle ife della cuticola; sistema ifale dell’imenio a struttura subimeniforme formato da ife allungate della larghezza 3,7-5,5 µm; sistema ifale della superficie pileica a struttura intrecciata con epicute a tricoderma ed ife della larghezza 3,2-5,9 µm.

Nota tossicologica: Il genere Schizophyllum è responsabile della sindrome rinosinusali a causa dell’inalazione delle spore che germinando nelle vie respiratorie causano gravi infezioni. è segnalato, altresì, quale gente eziologico di altre infezioni micotiche in particolare a carico di individui immuno-depressi. Tuttavia si riconoscono anche delle proprietà antitumorali e antimicrobiche.

C. Di Vincenzo