Tassonomia: Eukaryota; Plantae; Pteridophyta; Polypodiopsida; Polypodiales; Polypodiaceae; Polypodium; P. vulgare.
Nota descrittiva
Pianta erbacea rizomatosa perennante a mezzo di gemme poste nello strato superiore del substrato di crescita (Emicriptofite). Si insedia preferibilmente nelle zone ombrose da quota 100 circa s.l.m., di norma è assente nella fascia planiziale, e fino a 2.000 metri di altitudine, si rinviene in tutte le regioni Italiane.
La piante colonizza le aree rupestre, i muretti a secco, i ruderi di vetuste insediamenti antropici e si comporta anche da epifita insediandosi sui ceppi e sui tronchi di latifoglie e di conifere.
La riproduzione gamica avviene mediante spore che maturano nel periodo primaverile/estivo (marzo – ottobre), la riproduzione agamica avviene tramite rizomi.
I rizomi contengono glicirrizina che le conferisce un sapore dolciastro che ricorda la liquirizia. Il decotto degli stessi è un espettorante naturale.
Nota bibliografica: Foto di Carmelo Di Vincenzo; Acta Plantarum; Sandro Pignatti (Flora d’Italia); Adriano Fiori (Nuova Flora Analitica d’Italia).