Nome comune Mandragora autunnale.
Tassonomia:
Eukaryota; Plantae; Magnoliophyta; Magnoliopsida; Solanales; Solanaceae; Mandragora; M. autumnalis.
Note descrittive
Pianta erbacea perenne con foglie rustiche disposte a rosetta basale.
La specie è tipica dell’areale del mediterraneo, cresce dal livello del mare e fino a 500 metri di quota, è presente nei paesi rivieraschi del bacino del mediterraneo, in Italia si rinviene in Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata e Puglia.
Di norma colonizza campi e coltivi abbandonati con substrato, preferibilmente, di matrice calcarea.
La Mandragora autumnalis si riconosce per le foglie rustiche disposte a rosetta, per la fioritura autunnale e per i fiori di colore violetto. Si tratta di pianta estremamente tossica per il contenuto in alcaloidi, la cui ingestione può causare: tachicardia, eccitazione psicomotoria, allucinazioni, stati deliranti, manifestazioni di riso convulso e anche la morte nei soggetti più esposti.
Le persone non conoscitori di erbe selvatiche alimurgiche, scambiano la Mandragora per Boragine (ottimo commestibile) il cui habitus delle due specie e nettamente differenziato.
Note bibliografiche: Foto di Carmelo Di Vincenzo; Acta Plantarum; Adriano Fiore (Nuova Flora Analitica d’Italia); Sandro Pignatti (Flora d’Italia).
Copyright 2021 Carmelo Di Vincenzo.