Sistematica: Dominio: Eukaryota; Regno: Fungi; Divisione: Basidiomycota; Classe: Agaricomycetes; Ordine: Agaricales; Famiglia: Lyophyllaceae; Genere: Lyophyllum; Sezione: Difformia; Sub sezione: Difformia.
Data della raccolta: 26/11/2023;
Località: Candelara del comune di Messina;
Stazione di crescita: esposizione a Nord; quota: 300 metri s.l.m.; substrato di crescita terreno; soprassuolo: bosco misto (Pinus pinea + Quercus ilex).
Caratteri macro e microscopici degli esemplari rinvenuti
Basidiona omogeneo, di medie dimensioni, consistenza elastica.
1) pileo diametro medio 48 mm; superficie pileica liscia, lardacea e vischiosa con l’umidità; margine con andamento sinuoso, leggermente involuto; colore bruno/grigiastro anche con tonalità castane, margine più chiaro;
2) imenoforo a lamelle intercalate da lamellule; adnate, mediamente fitte, colore da biancastro a crema con tonalità rosate; filo lamellare da intero a finemente fimbrillato;
3) stipite cilindrico, biancastro, pieno, fibroso, apice finemente pruinoso, altezza media 60 mm, diametro medio 9 mm;
4) contesto elastico, colore biancastro immutabile alla rottura, odore fungino, sapore dolce;
5) impronta sporale bianca;
6) spore lisce, globose (Q = 1), alcune guttulate, misure rilevate 4.4-5.6 x 4.4-5.5;
7) cistidi imeniali non rilevati;
8) basidi tetrasporici, clavati, granulosi;
9) basidioli clavati, granulosi;
10) g.a f. presenti in modo significativo nella pileipellis;
11) imenio caratterizzato da ife cilindriche allungate prostrate.
Osservazioni: Il lyophyllum decastes macroscopicamente è quasi identico al Lyophyllum loricatum, si differenzia per non avere consistenza cartilaginea. La specie in esame è commestibile, si adatta in particolare ad essere conservata sott’olio.
Nota tossicologica
Ottimo commestibile, si presta ad essere conservato sottt’olio.
Nota bibliografica: Foto di Carmelo Di Vincenzo; Carlo Papetti, Giovanni Consiglio e Giampaolo Simonini (Atlante fotografico dei Funghi d’Italia – Volume 1°); Fabrizio Boccardo, Mido Traverso, Alfredo Vizzini, Mirca Zotti (Funghi d’Italia).