Tassonomia: Eukaryota; Fungi; Basidiomycota; Agaricomycetes; Agaricales; Lycoperdaceae; Bovistella; B. utriformis.
Nota descrittiva
Specie rinvenuta il 10/05/2020 in località P.zzo Chiarino del comune di Messina; altitudine s.l.m.: 750 metri; esposizione a Nord; condizioni climatiche con piovosità concentrata, di norma, nei mesi invernali-primaverili con periodo estivo-autunnale siccitoso, temperature fredde nella stagione invernale, siccitose nel periodo estivo, miti nelle altre stagioni, occasionali precipitazioni nevose; coordinate geografiche N 38° 11’ 22.6968” E 15° 28’ 53.9544”; tipologia di vegetazione: bosco misto (Pinus pinea e pinaster, Quercus ilex, Castanea sativa); substrato di crescita: terreno ricco di humus, struttura glomerulare, tessitura sciolta.
Sporoforo sub/globoso che poggia su un pseudo/gambo; basidioma formato da una gleba fertile protetta da una membrana interna detta endoperiodo ed una esterna, cesellata in piccole areole, detta esoperiodo. Il colore è bianco latte da giovane, vira al grigio ocraceo man mano che matura.
La gleba di consistenza compatta e di colore bianco latte da giovane, muta di solidità e di colore con la maturazione fino ad assumere una densità polverosa.
Il basidioma maturo si lacera in modo esteso e irregolare per favorire la dispersione delle spore.
Le spore di forma globosa o sub/globosa presentano una superficie verrucosa, brunastre, dimensioni:
(4.2) 4.5 – 2 (5.3) x (3.8) 4 – 4.6 (5.
Me= 4.8 x 4.3;
Q = 1 – 1.2 (1.3)
Qe = 1.1
Spore misurate n° 20.
Nel caso di specie è stato rilevato:
a) crescita isolata;
b) dimensioni sporoforo: h = 91 mm, diametro = 100 mm;
c) pseudo/gambo: h = 5 mm; spessore = 20 mm.
Nota tossicologica
Commestibile da giovane quando la gleba è compatta e di colore bianco latte, tossico quando la gleba diventa meno consistente e incomincia a virare di colore.
Nota bibliografica: Foto di Carmelo Di Vincenzo; Carlo Papetti, Giovanni Consiglio e Giampaolo Simonini (Atlante fotografico dei Funghi d’Italia – Volume 1°; Fabrizio Boccardo, Mido Traverso, Alfredo Vizzini, Mirca Zotti (Funghi d’Italia).
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