Nome volgare Incensaria comune
Tassonomia: Eukaryota; Plantae; Magnoliophyta; Magnoliopsida; Asterales; Asteraceae; Pulicaria; P. dysenterica.
Etimologia: La denominazione del genere <<Pulicaria>> deriva dal latino <<Pulex>> che significa pulci per le sue proprietà antipulci, mentre il nome della specie <<dysenterica>> si riferisce alle proprietà curativa della dissenteria;
Ecologia: Pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, cresce in tutte le regioni italiane dal livello del mare e fino a 1.500 metri di quota, si adatta a qualsiasi tipo di terreno preferibilmente con pH neutro.
Peculiarità della specie: pianta rizomatosa che si propaga a mezzo di gemme poste a livello del terreno (emicriptofite scapose); fusti eretti, poco ramificati, pubescenti, alti da 30 a 70 cm; foglie lanceolati, pubescenti, ruvidi, verdi nella pagina superiore, grigiastri nella pagina inferiore, disseccano al momento della fioritura della pianta; fioritura nel periodo estivo/autunnale; infiorescenza a capolini e a sua volta questi riuniti in corimbi posti all’apice dei fusti, fiori discali tubolosi di colore giallo oro, fiori del raggio ligulati sempre di colore giallo oro; i frutti sono degli acheni pubescenti e muniti di pappo piumoso; la disseminazione avviene in due fasi, prima mediante il vento (anemocora) e successivamente mediante le formiche (mirmecoria); la pianta emana un debole odore di menta non molto gradevole; buona mellifera; alla specie si attribuiscono proprietà curative della dissenteria, la parte utilizzata allo scopo è il rizoma; anticamente veniva anche utilizzata per allontanare le pulci a causa del suo odore sgradevole.
Note bibliografiche: Foto di Carmelo Di Vincenzo; Acta Plantarum; Adriano Fiore (Nuova Flora Analitica d’Italia); Sandro Pignatti (Flora d’Italia).
Copyright 2021 Carmelo Di Vincenzo.
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